Booth and Design: Interpreti: tariffa oraria o giornaliera?

Interpreti: tariffa oraria o giornaliera?  


Non esistono risposte corrette o sbagliate. Dipende dalla richiesta dell’azienda (il cliente) che, a sua volta, dovrebbe dipendere dalle ore o dai giorni in cui ha bisogno di un’interprete.

 

Ecco qualche suggerimento in veste di esempio.

Se il cliente richiede questa figura professionale per un meeting con un fornitore, della durata di due ore circa, la tariffa oraria è l’opzione più adatta.

Se, invece, ha bisogno di un’interprete per un’intera giornata di fiera, è meglio scegliere la tariffa giornaliera.

E fin qui il ragionamento sembra piuttosto logico. Fa capolino, però, una zona grigia con l’ombra di eventuali spostamenti.

Supponiamo che l’interprete o l’ipotetico fornitore non risieda nella vostra stessa città. La professionista da voi richiesta, quindi, deve affrontare un viaggio più o meno lungo. Si pensa, spesso ed erroneamente, che i giorni di viaggio non siano lavorativi. In realtà, vanno inseriti nel preventivo insieme al costo del treno/volo, del vitto e del pernottamento.

 

Concludiamo con tre consigli:

1.      collaborate con interpreti fidate e professioniste che sapranno consigliarvi;

2.      considerate tale ingaggio come un investimento per la vostra azienda e scegliete un servizio di qualità (risparmiare potrebbe

         significare sprecare soldi e perdere futuri ordini);

3.      diffidate dalle imitazioni e fate attenzione con le agenzie (potreste ritrovarvi con un’hostess e/o una studentessa di qualsiasi

         facoltà, anziché un’interprete).

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